Leggere di diabete è una particolarità diffusa in primo luogo tra diabetici ma ad amare questo genere di lettura sarebbero soprattutto i genitori di bambini con diabete.

Pare infatti che leggere storie che accomunano i propri cari agli autori dia una sensazione di piacevole condivisione, quasi a voler alleggerire quel peso che la  malattia ha portato “purtroppo” in famiglia.
 
Ci sono libri particolarmente letti e proprio per questo vi segnaliamo quelli che a nostro modesto parere meritano la giusta attenzione.
 
Elenchiamo in modo sparso, senza fare graduatorie o indicazioni di gradimento, semplicemente citando titoli e autori e qualche accenno al libro stesso, lasciandovi la curiosità che vi porterà poi ad una appassionante lettura. Si perchè ciò che accomuna la maggior parte di questi libri è di fatto l’autobiografia degli autori e del loro diabete.
 
Ognuno ha il suo diabete. “ Sogni di marzapane ” di  Danila Bonito , personaggio pubblico molto conosciuto per il suo trascorso come giornalista conduttrice del TG1, il suo viso appariva soprattutto negli speciali del telegiornale di punta della RAI. Bene, attraverso questo libro racconta il suo diabete.
 
« Sogni di marzapane ha un filo conduttore: una malattia a oggi irreversibile, la mia, della quale fino ad ora non ho mai voluto parlare. Ma quello che racconto potrebbe vestire qualunque malattia con cui l ’essere umano si trova a fare i conti, o personalmente o perché  può invadere la vita delle persone che ama. A bozze concluse mi sono chiesta perché  l’ho scritto e la risposta è stata quasi banale. Non ho più nessuno da proteggere dalla mia confessione, ho fatto pace con quello che all ’inizio mi era sembrato un destino crudele» . 
 
Bellissime parole dell’autrice che portano il lettore a cercare subito il libro scritto nel 2014.
 
La nostra libreria non può privarsi del libro edito da Mondadori, sempre nel 2014 “ Il mio mare ha l’acqua dolce ” della splendida Monica Priore. La nuotatrice di Mesagne nel libro racconta il suo esordio e l’esperienza col diabete. Diventerà poi la sua missione dimostrare con il nuoto che la malattia non è un limite.
 
"Mi sono ammalata a cinque anni. Era estate, le vacanze appena cominciate. Io ero una bambina con i riccioli, volevo costruire castelli di sabbia in spiaggia con mio fratello e i miei cugini, ma ho dovuto cambiare programma. Siamo tornati in città  e le vacanze le abbiamo passate nel reparto di Diabetologia per adulti”.
 
Tutte letture fortemente raccomandate perchè suscitano particolari emozioni e che fanno capire al lettore che purtroppo, ad avere il diabete, siamo in tanti.
 
Della senatrice Emanuela Baio , anche lei affetta da diabete di tipo uno, proprio come Danila Bonito e Monica Priore, raccomandiamo la lettura del libro “ Dolce di mio ”.
 
Per la rappresentante istituzionale che in diverse occasioni si è fatta portatrice delle istanze delle persone con diabete anche in parlamento, “non c’è limite ai sogni se ogni diabetico non dimentica il suo compagno di vita, ma lo ascolta e lo asseconda attraverso la giusta terapia, un corretto stile di vita e un costante autocontrollo.
 
Attraverso la testimonianza di “ Manuelina ” , si legge come convivere serenamente con questa malattia silenziosa, ma presente sempre, dovunque e comunque” . 
 
Può essere anche tridimensionale il diabete? Ebbene si: lo spiega a chiare lettere Raffaele Scalpone che nel suo libro “ Una vita in 3D ” scritto a quattro mani con Mario Pappagallo, parla del suo diabete visto nelle te diverse prospettive ​della sua vita, quella di paziente affetto da diabete, quella di diabetologo,proprio perchè è medico ed esercita la professione e infine come presidente dell’AssociazioneA.I.D. la più antica associazione di diabetici d’Italia.
 
Assolutamente da non perdere “ Prossima fermata l’isola che c’è ” di  Renato Giordano .
 
Lui medico diabetologo prestato all’arte, o viceversa, nel senso che è uno scrittore, autore, attore e regista teatrale. Nel libro la passione vien salendo con la storia della scoperta dell’insulina e gli importanti passaggi tra chi ha scoperto il prezioso farmaco cento anni fa e i primi pazienti che hanno avuto modo di abbracciare la primissima iniezione di insulina.
 
“ A me è successo: stavo sbuffando ed arrancando sopra il mio treno su per la collina, ed il motore pur andando a tutta forza era lento e impantanato nella fanghiglia ed allora, sono saltato su di un'altra locomotiva, che andava in senso inverso, ho impresso una ulteriore accelerazione alla mia vita ed ho cominciato ad andare veloce su di un morbido, nevoso manto stradale."
 
Così Frederick Banting lo scopritore dell'insulina sintetizza il momento che ha cambiato la sua vita e la vita di milioni di persone affette dal diabete in quell'estate del 1921. 
 
Stefano Garau