Dopo anni di dibattito sulla necessità di avere l’infermiere a scuola per i bambini diabetici, due comuni della Sardegna battono tutti sul tempo e danno un grande esempio a enti e aziende sanitarie, prendendo in mano la situazione e dando risposte concrete ai genitori dei bambini interessati. Succede a Capoterra,  dove, su richiesta dei genitori e grazie ai fondi del Comune, ai piccoli sarà garantita l’assistenza di cui hanno bisogno per monitorare i valori della glicemia e eventualmente poter somministrare l’insulina necessaria in caso di pasti o iperglicemie.

 
Un progetto tanto atteso che mette in campo un infermiere scolastico nei plessi dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado per gli alunni affetti da diabete di tipo 1. È stato infatti approvato il finanziamento di 20.926,55 euro a favore della cooperativa sociale “Passaparola” di Cagliari la quale si occuperà di garantire il servizio per l’anno scolastico in corso.
 
Anche il comune di Sinnai, paese dell’Hinterland cagliaritano, dopo aver ricevuto proposte di formazione del personale scolastico, ha deciso l’attuazione di un progetto concreto che dia risposte a chi ha effettivamente bisogno di figure professionali pronte e preparate a far fronte alle necessità della persona con diabete che, quando ha quattro anni, non ha sicuramente bisogno di perdite di tempo o diatribe dietro le competenze e responsabilità, scaricate qua e là tra personale scolastico, associazioni dell’ultim’ora e protocolli mai attuati.
 
Il Comune è pronto ad assicurare la presenza di un infermiere a scuola per gli alunni affetti da diabete o altre patologie che richiedono la sua presenza. La decisione è stata presa in seguito a un caso specifico: si tratta di una bambina di 4 anni affetta da dibatete di tipo 1. La madre infatti, fino ad oggi, era costretta a lasciare il lavoro per accudire la figlia, durante l’orario scolastico.
 
Così il Consiglio comunale di Sinnai ha votato all’unanimità una mozione presentata dal vicepresidente Walter Zucca, con firma dei consiglieri Roberto Loi – che aveva denunciato il caso - Andrea Lecca, Andrea Orrù, Davide Fanti e Francesca Serreli. Supporto, affiancamento e intervento, questo sarà il  ruolo del professionista sanitario. Il diabete è una patologia che, quando arriva nelle vite di questi bambini non va via ma li accompagnerà per tutta la vita e l’infermiere scolastico eviterà ai genitori di un bambino diabetico di dover correre a scuola diverse volte al giorno.
 
Grande soddisfazione è stata espressa dal Coordinamento delle Associazioni dei diabetici della Sardegna. I rappresentanti stanno estendendo le richieste a altri comuni della regione sulla base di quanto già fatto a Sinnai e a Capoterra. La Federazione Rete Sarda Diabete invece, puntava alla formazione del personale scolastico. Proposta per la quale i Comuni hanno preferito dare una risposta sicura, ma soprattutto celere alle richieste dei genitori di figli con diabete, cogliendo l’opportunità per dare risposte anche agli altri scolari affetti da patologie croniche.