neuropatia

Importante novità per chi soffre di neuropatia diabetica. Le linee guida dell’accademia neurologi americani (AAN American Academy of Neurology) hanno stabilito che gli antidepressivi triciclici, i bloccanti dei canali del sodio e gli inibitori della ricaptzazione della serotonina hanno una maggiore capacità di alleviare il dolore determinato dalla neuropatia. 

Una delle principali complicanze della malattia diabetica è appunto la neuropatia periferica dolorosa meglio conosciuta come neuropatia diabetica proprio perché colpisce maggiormente i diabetici di lunga durata ma anche quelli con scarso equilibrio glicemico.
 
In un documento stilato dall’Accademia è stabilito che le cinque classi di farmaci sarebbero efficaci contro la PDN. Le nuove linee guida hanno aggiornato la precedente versione risalente al 2011 e si sono concentrate sui farmaci orali e topici. 
 
Va precisato che gli esperti hanno parlato di una riduzione del dolore di circa il 30% che viene considerata un grande successo. L’informazione al paziente è dovuta proprio per non generare false aspettative e ad essi va precisato che il dolore non scomparirà completamente ma sarà più leggero.​
 
La guida raccomanda inoltre ai medici di:
 
• Valutare i pazienti con diabete per il dolore neuropatico periferico
 
• Valutare i pazienti con neuropatia per i disturbi dell'umore concomitanti, in particolare la depressione e i disturbi del sonno, inclusa l'apnea ostruttiva del sonno (OSA)
 
• Proporre antidepressivi triciclici, SNRI, gabapentinoidi o bloccanti dei canali del sodio per ridurre il dolore e tenere conto, oltre all'efficacia, dei potenziali effetti avversi, delle comorbidità  del paziente e dei costi
 
• Non prescrivere acido valproico a pazienti in età  fertile e in generale evitare di prescriverlo a meno che nessun altro farmaco abbia dato risultati accettabili
 
• Provare con i farmaci di un'altra classe se i pazienti non riscontrano miglioramenti significativi o hanno effetti avversi significativi con la terapia in uso
 
• Considerare metodi alternativi per ridurre il dolore, compresi i trattamenti topici come la capsaicina, lo spray altrinitrato di glicerina o il Citrullus colocynthis, i trattamenti non tradizionali come Ginkgo biloba o interventi come la terapia cognitivo comportamentale, l'esercizio fisico o il TaiChi, a seconda delle preferenze del paziente.